Amanti dei libri, amanti dei luoghi pieni di fascino, amanti della bellezza, se vi piace leggere, o più semplicemente vi piace stupirvi, a Palermo c’è un piccolo gioiello che vale la pena scoprire.
Dopo aver ammirato stagioni, re e sante dei Quattro Canti ed esservi persi tra fiumi e divinità della fontana Pretoria, prima di arrivare a Piazza Bellini per estasiarvi tra i mosaici della Martorana e il barocco di Santa Caterina, fate una piccola sosta a “La stanza di carta”, una delle librerie più piccole del mondo. Andrete magari per dare un’occhiata veloce e sono sicura che rimarrete là, incantati, con lo sguardo all’insù, rapiti dalla magia di questo luogo.
In via Giuseppe D’Alessi 1 (una piccola traversa che si trova proprio accanto al palazzo Comunale) da un anno e mezzo circa, ci si può perdere tra i circa quattromila titoli racchiusi in 30 metri quadrati; “un luogo del sogno” che è un affascinante invito al viaggio attraverso libri nuovi e modernariato, saggi, rarità, prime edizioni, riviste, scrittori siciliani di ieri e di oggi. Una sfida portata avanti da Piero Onorato, 50 anni di esperienza come libraio, un “operaio della cultura”, come si definisce lui stesso, che crede fortemente nell’idea che il libro non è un oggetto di commercio comune ma che ogni volume ha una storia da raccontare e merita di essere vissuto con tutti i sensi.
Ed è per questo che in questo piccolo grande scrigno si possono trovare chicche editoriali Sellerio quasi introvabili, le preziose edizioni Henry Beyle, raccolte di fantascienza anni ‘60 e ‘70, libri d’artista a tiratura limitata, una rassegna di libri e riviste d’epoca dalla fine dell’Ottocento agli anni ‘70 del Novecento, oltre a fotografie artistiche e oggetti d’arte. E, per chi è insaziabile curioso o libero visionario, il libraio vi farà notare paradossali prospettive escheriane con cui guardare gli spazi della libreria o scoprire alcuni angoli nascosti, come “la stanza del piacere”, che raccoglie una selezione di libri e riviste d’epoca di erotismo e sessuologia.
Prendetevi il vostro tempo e quando sarete sopraffatti da tanta cultura, ci sono anche delle comode poltrone da cui ammirare lo spettacolo muto e affascinante di questo spazio come foste seduti al cinema o in un vecchio bodoir francese. E quando la trovate chiusa, anche le saracinesche della libreria sono una piccola opera d’arte grazie agli stemmi ed ai calligrammi impressi dal pittore Enzo Patti da Favignana.
Insomma, un luogo che arricchisce la città e che da 20 anni aspettava di diventare esattamente quello che è oggi. Ma questa è una lunga storia, fatevela raccontare direttamente dal Sig. Onorato, seduti in poltrona ed ammirando le pareti di “carta”. E fatevi consigliare il libro giusto per voi, magari è proprio quello che non stavate cercando!
La stanza di carta, un inno alla bellezza delle piccole cose, dei piccoli luoghi pieni di vita e magia.
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